Mattone sempre più umiliato
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Il balletto delle tasse sugli immobili, oltre che la recessione hanno comportato il tracollo dei prezzi di mercato, e la frenata di nuove costruzioni, con tutto ciò che ne è derivato per l’occupazione del settore. Politiche scellerate, impostate soltanto sulla spremuta di tasse, mentre i lauti stipendi dei parlamentari sono rimasti invariati, ad eccezione dei 5 Stelle, che ne hanno devoluto una parte ad un fondo salva imprese. Berlusconi aveva tolto l’Imu sulle case, poi Monti l’ha reintrodotta, e l’attuale Presidente del Consiglio l’ha tolta, ma solo sulla prima casa. Però non si capisce perché un soggetto che ha in vendita la seconda casa (magari ereditata) ci debba pagare l’Imu, magari non godendosi poi l’immobile. Infine, il tritacarne di Tasi e Tarsi, specialmente sulle seconde abitazioni fuori dal Comune di residenza, dove ben che vada ci si va qualche settimana all’anno, mentre invece i servizi pesano per 12 mesi. Governi sanguisuga, senza dignità, senza programmi, che si sorreggono nonostante non siano stati eletti (Monti e Renzi). Di questo passo tasseranno anche le mutande, non quelle che si acquistano, su cui si paga l’Iva, ma anche quelle indossate, e forse si giungerà anche a pagare l’aria inquinata che si respira. Insomma, signori eletti con la farsa delle liste bloccate che tassano sempre di più gli elettori. E sarebbe ora che il popolo si desse una svegliata, invece di restare incollato alla Tv, ad ascoltare il parlottio politico fine a se stesso. Di riforma del fisco, della giustizia, di una ristrutturazione della Sanità che sia in grado di velocizzarsi, non se ne parla, mentre come aumentare gli incassi è un tema sempre all’ordine del giorno. E tornando al mattone “espropriato”, ci si chiede, come mai i prezzi a Londra e Parigi, continuano a crescere? Forse, sarebbe il caso che le nuove generazioni mandino a casa i veterani della politica, che non hanno più idee, ma solo voglia di starnazzare e continuare ad ingrassarsi sulla pelle dei lavoratori.
Di Roberto Casalena