Medici di base addio, ora il miraggio AFT

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castronibanner728x90Medici di base addio. Studi dei medici di famiglia in rete sul modello farmacia e aperti 16 ore al giorno dalle 8 alle 24 cinque giorni su 7 e h12 dalle 8 alle 20 nel weekend. Nelle ore notturne l’assistenza sarà invece affidata all’Emergenza-Urgenza-118. Come anticipato qualche mese fa, infatti, la guardia medica chiude. E poi addio Cup, niente più file per pagare ticket, prenotare visite o interminabili ore spese al telefono: si farà tutto nello studio del medico. Ma novità anche per i pediatri che garantiranno l’apertura degli studi in rete dalle 8 alle 20 per 5 giorni alla settimana. Queste alcune delle misure contenute nell’Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale e dei pediatri di libera scelta approvato il 13 Aprile 2016 dal Comitato di settore Regioni-Sanità. Un via libera che ora lascia la palla in mano alla Sisac che dovrà riaprire le trattative vere e proprie con i sindacati., colpevoli di difendere i diritti dei lavativi piuttosto che quelli dei lavoratori.

A garantire la continuità delle cure saranno le Aft, Aggregazioni territoriali funzionali, non un luogo fisico dove si erogano servizi di cura, ma un nuovo modello organizzativo che consentirà comunque ai cittadini di trovare il medico per tutto l’arco della giornata ( Ma visto che ora i medici di base spengono di proposito il cellulare, come li si potrà rintracciare?) Terminato il turno del proprio medico di fiducia, ce ne sarà comunque un altro a disposizione, collegato a un data base (da consultare dove) che consentirà in qualsiasi momento di avere sottomano il profilo sanitario dell’assistito (finora pressoché sconosciuto). Insomma un po’ sul modello farmacia, (Quali?) ma che secondo la Sisac è molto più capillare. Ogni AFT dovrà avere un bacino di utenza non superiore ai 30mila abitanti( Peggio di prima, troppi).Ma le immancabili polemiche e critiche giunte soprattutto dal Sindacato medici italiani (Smi) sono state molto forti (rischio perdita posti di lavoro e sovraffollamento pronto soccorso) mentre il sindacato maggioritario, la Fimmg, ha per ora dato il suo assenso all’Atto in attesa di sciogliere i nodi nella trattativa.

medico-domicilioSecondo le attese il nuovo modello dovrebbe favorire la nascita di nuovi maxi-ambulatori, con presenza di più medici di famiglia (quanti?) dove sarà possibile(quando?) fare prime analisi cliniche, accertamenti diagnostici meno complessi e piccola chirurgia ambulatoriale e altri centri con specialisti ed infermieri. Ma i medici, abituati alla goliardia, a presenze in ambulatorio che di rado superano le tre ore, ad assenza totale della visita al paziente, od al massimo via etere, alla prescrizione dei soliti medicinali sponsorizzati dalle case farmaceutiche, non solo contrasteranno ferocemente il decreto, ma lo renderanno inattuabile. Ma, ci si chiede, codesti medici di base, come sono stati arruolati, e gli altri a venire, come saranno prescelti e inseriti negli organigrammi? Chi li gestirà? E la Lorenzin, cosa farà di fronte alle impuntature della casta? Attualmente il medico di base, quando presente, senza uno straccio di visita, elargisce medicinali, attraverso segretarie che rilasciano ricette a raffica.


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