Fertility Day: la Lorenzin bocciata anche dal Pd; a quando le dimissioni?

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o-FERTILITY-DAY-facebookFertility Day. Dopo le pesanti accuse piovutele addosso, e  l’intervento di Renzi, la ministra della Sanità ha fatto dietrofront sugli spot pubblicitari per il Fertility Day, previsto per il prossimo 22 settembre. Il Presidente del Consiglio, infatti, ha preso drasticamente le distanze dalla compagna di squadra chiarendo: “Non sapevo nulla di questa campagna pubblicitaria, non l’ho neanche vista; ho visto che ci sono un sacco di polemiche”. La ministra prende atto, torna sui suoi passi, ed afferma che ne appronterà subito una nuova. In ogni caso, sostiene che il Fertility Day significa prevenzione, è la salute degli italiani. Ma cosa ciancia, del sesso degli angeli? Investisse, piuttosto nella Sanità pubblica, invece di operare tagli su tagli, ad iniziare dalla cancellazione della guardia medica notturna, ai posti letto, ed alla mancanza di ristrutturazioni degli ospedali, per non dire di costruirne di nuovi. Beatrice Lorenzin sta solo consegnando la Sanità pubblica tra le braccia dei privati. Due esempi significativi: il farmaco contro l’epatite C  (costo circa 40 milioni per la cura totale), in Italia viene somministrato alla fine della malattia, cioè quando si è quasi cadaveri, mentre in Francia viene erogata subito e gratis per tutti; a Roma, per una radioterapia per un tumore celebrale (due sedute da 15 minuti) il privato chiede fino a 23 mila euro, anche se esistono variazioni sul tema. All’ interno dell’Ospedale San Pietro esiste un reparto solventi ove suddetta terapia, ha un costo di 6.000 euro. In tal maniera accade sempre più spesso che il cittadino non riesca a curarsi a tempo debito, e dunque debba ricorrere al privato. Bella sanità pubblica davvero! E brava Lorenzin. Tornando a Renzi sul Fertility Day ha soggiunto: “Se vuoi creare una società che scommetta sul futuro e che quindi ricominci a fare figli, devi creare le condizioni strutturali: asili nido,condizioni di lavoro delle famiglie, la gestione dei servizi”. Forse Renzi si sta destando dal letargo? Perché, piuttosto, non pensa a fermare gli sbarchi dei profughi, donne a bambini compresi, che peseranno  sul nostro ansimante bilancio? Persone che nulla sanno svolgere se non sfornare figli come conigli, mentre non si è in grado di sostenere davvero le famiglie italiane. Caro Presidente, Mina docet: parole, parole, parole… .

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