Supermercati da “piangere”

di Roberto Casalena

In molti supermercati dove vi è i lreparto rosticceria, accade spesso che tra le 13:00 e le 15:00, stranamente vi siano donne di tutte le tipologie, che invece di stare a casa a cucinare, si recano a comprare alimenti già cotti, oltre che salumerie varie.

Dalla pasta al pollo, al pane, alla pizza, alle verdure cotte ed altro.

Tra l’altro abbiamo rilevato che tra tutte queste finte massaie, quelle anziane che hanno già seppelito i mariti per ciò che gli hanno dato da mangiare, e quelle più giovani che nulla capiscono di “mangime”, facciano la fila non sapendo neanche ciò che comprano e che esposto in vetrina. Della serie, “tanto per magnà”.

Ed ecco spiegato il fatto del perchè gli uomini muoiono prima delle donne.

Eccerto, con ciò che gli danno da mangiare non c’è da aspettarsi di meglio. Altro che parità.

Per non parlare delle scene pietose innanzi al banco del pesce per i supermercati che ancora lo hanno.

Le donne non sanno neanche distinguere un pescato dall’altro e spesso chiedono anche come si cucini, per non parlare poi dei frutti di mare che sembrano un’eresia.

Ed i maschi rimasti, non gli uomini, che ormai sono omuncoli, si accontentano invece di uno spacchetto tra le cosce e due tette ed il problema è risolto.

Ecco spiegato il perchè quei poochi sopravvissuti all’era degli imbecilli si rifugiano nelle campagne, nei borhi, nei boschi, dove ancora albergano donne non inquinate dal consumismo ed in grado di tenersi stretto l’amore di un marito, magari prendendolo per la gola piuttosto per il sesso del nulla, fine a se stesso.

Ed alla fine a guadagnarci sono i becchini.

E già perchè anche morire costa.

Ed alla fine l’unico veramente dispiaciuto resterà il cane, per chi ne ha uno.

E se inventassero (magari) un virus che colpisse uomini e donne stronze sarebbe un bel successo ed allora vedremo in quanti rimarranno.

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