Abruzzo: è emergenza dighe. Lo spettro di un nuovo Vajont. Enel: “Tutto sotto controllo”
Il sospetto che i pericoli per l’area dell’Abruzzo colpita dall’ultimo terremoto non fossero ancora lontani era stato sollevato dal presidente della Commissione grandi rischi, Sergio Bertolucci. È stato lui a paventare la minaccia che le dighe presenti in quella zona potessero rappresentare un rischio per la popolazione, visto che non sarebbe stato possibile escludere altre e più potenti scosse, anche fino a magnitudo 7. Lo spettro di un “nuovo Vajont” ha aleggiato per alcune ore, finché lo stesso Bertolucci ha cercato di ridimensionare l’allarme a proposito della situazione delle tre dighe di Campotosto: “Il pericolo non è imminente – ha riportato Repubblica – basta monitorare l’attività sismica”. L’Enel che ha la gestione dell’invaso e dell’impianto di energia idroelettrica conferma di avere la situazione sotto controllo. Il lago artificiale di Campotorto è il più grande d’Europa con i suoi 1400 ettari e secondo quanto riporta Repubblica è in fase di svuotamento. Un’operazione però che potrebbe diventare rischiosa: “Quel lago va svuotato – ha detto il professore di geologia all’università di Chieti e Pescara, Alberto Pizzi – ma farlo adesso potrebbe peggiorare la situazione invece che scongiurare il pericolo”. Difficile, quasi impossibile prevedere cosa potrà accadere alle dighe in caso di una forte scossa: “Perché sono eventi che stiamo osservando per la prima volta nella nostra storia”. Non resta quindi che approfondire gli studi sulla faglia, sopra alla quale si trova proprio il lago artificiale e prima o poi bisognerà svuotare il bacino, anche se Pizzi frena sul farlo immediatamente: “Perché avrei paura di rompere l’equilibrio della faglia di tensione e di scatenare io un terremoto. Però andrà fatto il prima possibile, appena ci saranno le condizioni. Di certo opterei per uno svuotamento cauto e graduale”. Vedremo se questa volta l’appello verrà ascoltato. In Italia, nonostante le rassicurazioni, ci siamo abituati troppo spesso, a veri e propri sfaceli. Noi diamo ancora fiducia, a tempo, però.