Meningite: epidemia di un business nella terra del “Giglio Magico”

Meningite. Nella regione rossa del Pd accadono le cose più incredibili: dal burattinaggio dell’ex premier, ai bambini vegani malnutriti (che vegani non lo sono mai) tutti ricoverati al Meyer di Firenze, per arrivare alle stranissime epidemie di meningite. Ma proseguiamo per ordine altrimenti non è possibile seguire il filo rosso. A Firenze ha sede la Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite. Anche se pochi la conoscono stiamo parlando della prima azienda farmaceutica italiana con 16.600 dipendenti, 14 stabilimenti produttivi nel mondo e vendite in 100 Paesi. Il fatturato della società gestita della famiglia Aleotti supera i 3,3 miliardi di euro all’anno. La famiglia ha avuto “qualche” problemino giudiziario, visto che il tribunale di Firenze ha condannato a 10 anni e 6 mesi Lucia Aleotti, presidente della società, e a 7 anni e sei mesi il fratello Alberto Giovanni, vicepresidente, a conclusione del processo che li vedeva a giudizio per accuse di frode fiscale, riciclaggio e corruzione. Alla società infine sono stati confiscati oltre un miliardo di euro. Secondo gli inquirenti per ben 26 anni (1984-2010) Alberto Aleotti avrebbe usato società estere fittizie per l’acquisto dei principi attivi con lo scopo di far aumentare il prezzo finale dei farmaci, grazie a una serie di false fatturazioni. C’interessano poco le vicende della famiglia, ma semmai cercare di capire cosa sta realmente succedendo in Toscana per quanto riguarda la meningite. Un tassello interessante è che il gruppo farmaceutico fiorentino ha investito da poco 100 milioni di euro nello sviluppo di una tecnologia innovativa che punta a velocizzare i tempi di produzione dei vaccini, tra i quali proprio quello antimeningococcico. L’operazione avviene attraverso la creazione di una joint venture, battezzata VaxYnethic, tra la controllata Menarini NewTech e la BiosYnth di Rapolano Terme (Siena), azienda pioniera nelle tecnologie per la produzione di vaccini coniugati. La BiosYnth è una azienda di ricerca nell’ambito vaccinale per la meningite. Nessuna autorità ha saputo spiegare (per ovvi motivi) come mai in Toscana sembra esserci una epidemia. Il “sembra” è obbligatorio perché non è mai stata ufficialmente dichiarata tale. In Italia, secondo il direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Gianni Rezza, ogni anno ci sarebbero 1000 casi di infezione da meningite. E il 10% delle persone colpite non sopravvive.

Segnalazioni allarmanti a parte, amplificate magistralmente dai giornalisti di Regime, non c’è stata un’escalation di meningite, almeno in Italia: “Il numero totale dei casi di meningite, dovuti anche agli altri germi, è passato da 1.479 nel 2014, a 1.815 nel 2015 e a 1.376 nel 2016, quindi con una discreta diminuzione rispetto al biennio passato. Va a questo punto precisato che le meningiti possono essere provocate da batteri, virus, farmaci e funghi. Quindi nonostante le notizie terrorizzanti dei media, a livello nazionale i casi di meningite sono addirittura calati. Ad eccezione però della Toscana. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità nel 2002 i casi di meningite in Toscana sono stati 22, di cui 3 da meningococco C. Nel 2004 ci sono stati 27 casi, di cui 11 da meningococco C. Nel 2005 invece 36 casi, di cui 17 da meningococco C e nel 2015 ben 31 casi, di cui 26 da meningococco C. A differenza delle altre regioni la Toscana ha un trend in crescita, soprattutto del ceppo batterico più pericoloso, il C. Come mai? Non se ne capacita neppure il direttore dell’Istituto di Sanità. “Non si riesce a capire” infatti dice Giovanni Rezza. “In Toscana da gennaio si è osservato un incremento importante di casi di meningite. E sicuramente l’aumento inatteso dei casi in un’area limitata della regione ha costituito un fatto anomalo”. La Toscana quindi senza dubbio rimane la regione più anomala. In Italia sono diversi i vaccini usati per la meningite. Oltre alla Menarini Industrie vista prima è assai interessante sapere che a Siena, quindi sempre in Toscana, hanno sede anche la Novartis Vaccines and Diagnostics Srl, produttrice del Menjugate (meningoccico gruppo C coniugato) e la GlaxoSmithKline Vaccines Srl produttrice del Menveo (meningococcico coniugato del gruppo A, C, W135 e Y). Bisogna dire che è stato un gran colpo di culo per la Menarini, la Novartis, la GSK, la Pfizer l’epidemia di meningite proprio in Toscana. Ma è bene comprendere il vero motivo per cui oggi i vaccini in Italia non si possono mettere in discussione: l’ordine arriva da Washington! E i medici che (giustamente) li sconsigliano rischiano addirittura la radiazione dell’ordine. La spiegazione arriva nel 2014 da un comunicato ufficiale dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco: l’Italia nei prossimi cinque anni (2014-2019) guiderà le strategie e le campagne vaccinali nel mondo intero. È stato deciso dal Global Health Security Agenda (GHSA), l’Agenda per la Sicurezza sanitaria globale. “Dobbiamo intensificare – dichiara il presidente dell’AIFA Pecorelli – le campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni anti vaccinazioni.”

Ecco qual è il motivo dell’attuale vergognosa campagna di accanimento contro le persone e i medici che obiettano le vaccinazioni pediatriche. Non si può certo accettare, almeno fino al 2019, che si metta in crisi l’Agenda. Effettivamente sarebbe alquanto umiliante per l’Agenda per la Sicurezza sanitaria globale un aumento del dissenso vaccinale in Italia. Il terreno sotto i piedi dell’establishment medico-scientifico sta letteralmente tremando perché sempre più persone stanno comprendendo che forse il rapporto rischio-benefici dei vaccini non è proprio come ce lo raccontano. Per ovviare a tale pericolosa situazione a Roma il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, il medico ed ex attore Walter Ricciardi, assieme alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha organizzato un corso intitolato: “Vaccini e Vaccinazioni il ruolo dei media nella tutela della salute pubblica”. Il corso gratuito è stato fatto passare per un vademecum dedicato ai giornalisti che si occupano di salute quando invece si è trattato di un vero e proprio indottrinamento. Organizzano un corso per giornalisti perché per il Sistema è fondamentale mantenere il controllo assoluto delle informazioni. E purtroppo leggendo un qualsiasi giornale o guardando qualsiasi trasmissione televisiva l’obiettivo è stato raggiunto alla perfezione. Il Quarto Potere la stampa, da cane da guardia controllore degli altri tre poteri (legislativo, giudiziario ed esecutivo) è diventato un micione addormentato. La strategia è diabolicamente perfetta. Ordinano ceppi batterici e virali dall’altra parte del mondo, in posti dove i controlli non esistono, se li fanno arrivare addirittura col corriere espresso, quindi in maniera “sicura” e anonima. E cosa ne fanno dei virus? Vengono usati per creare vaccini da una parte, anticipando così la concorrenza, e magari dall’altra finiscono sbadatamente nell’ambiente per creare quella epidemia che sarà poi “curata” con i loro farmaci miracolosi e soprattutto disponibili. Un guadagno multimiliardario assicurato!

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