Carta d’identità per tutti i clandestini ed accattonaggio dilagante. Altro che integrazione
Carta d’identità per tutti i clandestini ( solo il 3% risultano profughi reali). Il decreto del ministro degli Interni, Minniti, ( pubblicato alla chetichella sulla Gazzetta ufficiale il 18 aprile di quest’anno) impone ai sindaci di rilasciare la carta d’identità a tutti gli immigrati che sono ospiti nei centri di accoglienza , con tutti i vantaggi che ne conseguono, dal diritto a ogni servizio, compresa la richiesta per le case popolari, e probabilmente anche il diritto di voto.
I Clandestini rappresentano il 3% dei profughi reali in Italia

Ormai è chiara la strategia del Pd. Autorizzare l’invasione dall’Africa, e non solo, sostenendo che l’integrazione può dare i suoi frutti, ad iniziare dai flussi di cassa a sostegno dell’Inps, e quindi anche il futuro sostenibile delle pensioni. Fatto è che invece di occuparsi a far funzionare le espulsioni, si fa di tutto per trasmettere l’idea che ogni immigrato può tranquillamente restare in Italia. Ma ci si chiede, a fare cosa, dal momento che questi non sanno fare nulla? Il risultato è che l’accattonaggio è diventato dilagante e del tutto fuori controllo. Ormai i clandestini hanno addirittura il turn over davanti a bar, supermercati, rosticcerie, banche, ecc. Poi ci sono altri che si posizionano in strada con tanto di cartello, facendo finta di pulire i marciapiedi. Ed altri che entrano nei negozi a chiedere l’elemosina, oltre a fermarti per strada per chiedere un aiuto. Ed ancora chi ti insegue per cercare di vendere chincaglieria inutile, ed in caso di diniego chiedono un euro per poter mangiare. Riteniamo che l’elemosina dovrebbe essere consentita solo davanti alle chiese ed alle moschee. Ma stranamente, tra tanta richiesta di elemosina,i migranti possiedono tutti cellulari di ultima generazione. Alla faccia della povertà. Ora riteniamo che se non si fermano al più presto gli sbarchi l’Italia è destinata a diventare il paese dei balocchi dove tutti si trastullano con i sussidi dello Stato. Poi, se tutto ciò non bastasse, c’è da rilevare l’infinità varietà di quotidiane campagne promozionali caritatevoli per promuovere e sostenere la ricerca, ad iniziare dalla Rai che le sponsorizza.
Clandestini, servirebbe anche l’aiuto del Vaticano
Ma lo Stato dove sta? Infine c’è il Vaticano, sempre solidale a parole con la fratellanza verso gli immigrati, ma non all’accoglienza in casa loro. E a pensare che lo Stato Vaticano siede su una montagna d’oro nascosto nei vari forzieri esteri. E ci si chiede, perché non ne destina una parte ai profughi, od ancor meglio agli italiani in difficoltà? Troppo semplice. E’ proprio il caso di ricordare che c’è chi predica bene ma razzola male. Alle prossime elezioni politiche questi governanti mai eletti pagheranno sicuramente un conto salato. Almeno ce lo auguriamo.