Energia il trucco c’è ma non si vede

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energia-verde-verde-erbaEnergia il costo si è ridotto? Bene. Ma il risultato finale, no. Che vuol dire? Che le società fornitrici di energia elettrica, nell’ambito della concorrenza, quando sponsorizzano, ad esempio, che il costo dell’energia rimarrà bloccato per due anni (Enel) si guardano bene dal dire, invece, qual’è il prezzo del servizio, che è di circa il 65% rispetto al costo dell’energia fornita. Così capita che su un consumo di 50 euro di energia elettrica, la bolletta finale sarà di oltre 150 euro. Ed andando a leggere tra le righe, si trova che il costo maggiore è del servizio, cioè oltre 75 euro, a cui, poi, si devono aggiungere tassa ed Iva. Le società energetiche, per catturare nuovi utenti, fanno riferimento al costo bloccato, omettendo, però, quello del servizio, e la sua percentuale progressiva sul consumo. Ora, finalmente, tra gli ultimi in Europa, della questione se ne è occupata l’#Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, per cui a partire dal 1° Gennaio scorso le bollette saranno , da una parte più semplici e trasparenti, mentre entro il primo Gennaio 2018, sparirà il sistema degli scaglioni, a costi differenziati, per quanto riguarda la sola componente della tariffa di rete. Che dovrebbe essere uguale per tutti (ma solo per la prima casa), e sempre agganciata ai #consumi. Cioè, se prima si pagava un tot, però in crescendo , sui consumi, dal 2018, si dovrebbe pagare un x non modificabile sugli stessi. Però questa percentuale, o fisso, ancora non si conosce, perché nella “partita” dei servizi ci sono varie componenti, oltre quella della trasmissione di elettricità. Ed in base alle normative europee, sembra non sia possibile formare un prezzo unico medio dei servizi, su cui le società potrebbero giocarsi la concorrenza. Insomma, una concorrenza che si gioca solo sul prezzo dell’energia, che, alla fine, è quello meno influente. Qualcuno dei parlamentari dormienti di Camera e Senato, per caso si vuole occupare seriamente del problema?

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