Mes: l’Eurogruppo trova l’accordo

Finanziamenti fino al 2% del Pil, della durata di 10 anni e a tassi di interesse vicini allo zero, da utilizzare per spese sanitarie legate anche indirettamente al Covid-19.

L’Eurogruppo nella riunione di oggi ha trovato l’accordo trovato sulle linee di credito del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. La conferma dell’esito del summit dei 19 ministri delle Finanze dell’Eurozona – per l’Italia Roberto Gualtieri – arriva da Bruxelles alla nostra agenzia stampa Adnkronos che ha raccolto le informazioni per capire quali contenuti avrà il Mes approvato oggi.

Il solo requisito necessario per l’accesso alle linee di credito del Mes sarà l’impegno degli Stati ad utilizzarle per finanziare “i costi diretti e indiretti sanitari, di cura e di prevenzione dovuti alla crisi della pandemia Covid-19“. Il comunicato emesso al termine della riunione precisa che “questo impegno sarà dettagliato sulla base di un Piano di risposta alla pandemia individuale”, preparato sulla base di un modello unico “per qualsiasi strumento utilizzato nell’ambito del Pandemic Crisis Support”.

Le richieste per utilizzare le linee di credito del Mes pensate per la pandemia di Covid-19 “potranno essere fatte fino al 31 dicembre 2022“. La durata media dei prestiti sarà di “dieci anni“, spiega il direttore del Mes Klaus Regling, e il costo in termini di tasso di interesse “marginalmente sopra lo zero”, dati gli alti rating del Mes e i suoi bassi costi di raccolta. L’Italia potrà richiedere ed utilizzare fino a 36 miliardi di euro.

“L’Eurogruppo conferma che il Mes potrà offrire finanziamenti per il 2% del Pil a tasso quasi zero per spese sanitarie e di prevenzione dirette e indirette legate al Covid-19. La Commissione verificherà solo questo requisito. Non potranno essere introdotte condizioni aggiuntive”, afferma in un tweet è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, sottolinea che “questo strumento è disponibile per tutti i Paesi”, le condizioni di accesso sono “standardizzate” e “non c’è nessun tipo di Troika per la sorveglianza dopo l’accesso”.

Affermazioni che non convincono le opposizioni. Il leader della Lega, Matteo Salvini, dichiara: “Il Mes non è un regalo, sono soldi dati in prestito, da restituire a precise condizioni scelte a Bruxelles e non in Italia. La Lega continua a ritenere quella del Mes una strada pericolosa e priva di certezze, mentre l’emissione straordinaria di Buoni del Tesoro ‘Orgoglio Italiano’ (garantiti come dovuto dalla Bce) per un importo anche maggiore non avrebbe per l’Italia nessun rischio né condizione”. Mentre la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, afferma: La trappola per topi si sta facendo più raffinata, ma temo rimanga una trappola per topi”.

Fonte: la legge per tutti

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