Giulia Bongiorno e i parlamentari Pd e M5s che si inginocchiano a Palamara
Riportiamo alcuni stralci significativi fatti al Senato da Giulia Bongiorno a difesa dell’operato di Salvini quando era Ministro degli Interni, sul caso Ocean Viking (intervento al vetriolo di 4 minuti completamente trascurato dai media).Il riferimento fatto da Giulia Bongiorno è alle intercettazioni, vecchie e nuove, dei dialoghi di Luca Palamara. Telefonate in cui si parlava della necessità – si utilizza il termine «dobbiamo» in molte occasioni – di processare Matteo Salvini. Prima dello sfogo finale, la senatrice della Lega ricorda al governo di aver lasciato la nave Ocean Viking in rada per undici giorni prima delle elezioni in Umbria, senza che siano stati aperti fascicoli contro gli attuali attori dell’Esecutivo.
Altra contraddizione evidenziata da Giulia Bongiorno arriva sul caso del comandante della Open Arms, Marc Reig Creus: «Vorrei dire un’altra cosa: voi che state per andare a votare per mandare a processo Salvini, siete dalla parte di Creus, ora a processo a Ragusa con il Governo che si è costituito parte civile».
«Il giudizio sulla politica dell’immigrazione del ministro Salvini verrà sottratto alla valutazione della storia e dell’elettorato, e la affiderete alla magistratura ha concluso la senatrice. Secondo me un giorno capirete che state facendo fare dei passi indietro al Parlamento, oggi chi vota per andare a processo Salvini fa esattamente quello che chiedeva Palamara: siete dei parlamentari, non inginocchiatevi a Palamara».