I prezzi del gas naturale scendono mentre Putin afferma che la Russia aumenterà le forniture all’Europa

di Cesare Sacchetti

La dimostrazione che la Russia non ha nulla a che fare con l’aumento artificiale dei prezzi del gas viene dalla politica della Russia stessa. Putin ha prontamente dichiarato che Mosca non ha alcun problema ad aumentare la fornitura di gas all’Europa Occidentale. Non appena Putin ha rilasciato la sua dichiarazione, il prezzo del gas è letteralmente crollato a 1000 dollari per 1000 metri cubi, quando prima era arrivato alla cifra record di 2000 dollari per 1000 metri cubi. Nonostante le rassicurazioni il prezzo sui mercati finanziari internazionali è inspiegabilmente risalito a 1250 dollari per 1000 metri cubi. 

A questo punto, appare del tutto evidente che c’è un deliberato tentativo di manipolare artificialmente il prezzo del gas è farlo schizzare verso l’alto. Viktor Orban, primo ministro ungherese, ha denunciato come le folli politiche del regime di Bruxelles fondate sulla falsa scienza dei cambiamenti climatici abbiano contribuito a far aumentare il prezzo. Al tempo stesso pare esserci un altro fine che non contrasta necessariamente con il primo, ma che al contrario appartiene allo stesso disegno. Davos vuole deindustrializzare completamente il mondo Occidentale e il falso ambientalismo è il suo cavallo di Troia per arrivare a questo fine. Allo stesso modo però Davos mira a creare delle crisi artificiali energetiche per poter portare avanti la sua agenda. 

A questo proposito ricordiamo che Mariana Mazzucato che collabora con diverse istituzioni di riferimento del potere mondialista, quali la Commissione UE e lo stesso forum di Davos, parlò espressamente di “lockdown climatici”. La crisi artificiale del gas pertanto sembra essere finalizzata a questo obbiettivo, ovvero quello di destabilizzare l’Europa Occidentale attraverso una crisi energetica per poter proseguire il piano del Grande Reset. Tutto questo comunque ci conferma che Davos sta cercando altri scenari per destabilizzare i Paesi occidentali perché ormai l’operazione terroristica del coronavirus sembra defunta. Il mondialismo porterà avanti i suoi colpi di coda fino alla fine.

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