L’ inflazione “falsa” del Governo. Altro che il 3,8%!

di Roberto Casalena

L’ISTAT ha annunciato che l’inflazione in Italia è al 3,8%. In altri Paesi europei, Germania in testa è al 6%, ed a seguire gli Usa che si attestano allo stesso livello. Ma per l’Italia il discorso è ben diverso perché il paniere delle voci dell’ISTAT contiene tutta una serie di voci insignificanti, ad iniziare ad esempio, dagli stecchini, e via di seguito, cioè tutti prodotti che, nel tempo, sono destinati ad aumentare di poco. Infatti, nel paniere mancano tutte le voci che concorrono veramente a fare una fotografia reale dei prezzi. Per cui il 3,8% dell’inflazione è “drogata”, cioè, al ribasso rispetto alla crescita dei prezzi reali. E non si capisce perché, cioè si comprende bene per gli addetti ai lavori, ma non per il popolino sfruttato che sia il Governo che l’ISTAT ci stanno prendendo per i fondelli. Dunque, se nel paniere ci si mettono voci come petrolio, gas, la moda, prodotti alimentari di largo consumo, ecc. l’inflazione supererebbe ad oggi il 10%, e si avvierebbe verso una fase di iperinflazione. Tutto ciò servirebbe solo e per far si che non si aumentino ne le pensioni ne il costo lavoro. Ed è strano che i sindacati, guardiani del faro, fanno finta di non saperne nulla. Quindi, almeno per il momento sogni tranquilli per il Governo, che dice di tenere tutto sotto controllo. Ma le banche che sanno benissimo come è formato il paniere dell’ISTAT aumentano, invece, il costo del denaro, rapportato a quella che dovrebbe essere l’inflazione reale e non stimata. Quindi cari italiani il Governo ci sta prendendo per i fondelli, mentre il mondo finanziario e bancario già si sono attrezzati su valori inflazionistici di gran lunga superiori a quelli dettati dall’ ISTAT. Siamo alla farsa? Sicuramente si ed a rimetterci sono i consumatori ed i lavoratori che non si vedono aumentare gli stipendi ne le pensioni, in funzione della vera dinamicità al rialzo dei prezzi. Ma ci si chiede, come mai in Italia abbiamo un paniere in cui ci sono numerosissime voci di prodotti stagnanti, che nulla hanno a che vedere con l’inflazione? E già, perché se nel paniere ci fossero le voci reali che sostengono l’inflazione, il discorso sarebbe ben diverso. Così, basta un laconico comunicato dell’ISTAT che dice che l’inflazione è al 3,8% e sogni tranquilli per Governo, italiani e sindacati. Ma i sindacati che dovrebero sapere qual’è la reale tipologia dell’inflazione, che fanno? Dormono? ​Sicuramente si. Ed i telegiornali e talk show che fanno? Anche loro silenti. D’altronde i vari direttori sia dei telegiornali che delle reti sono nominati dal Governo, e quindi a braccetto con i dictat che vengono imposti dall’alto. Come d’altronde per i vaccini Covid, di cui la trasparenza è l’ultima a cui ci si deve interessare. Tant’è che la trasmissione “Fuori dal coro”, e “Dritto e rovescio” sarebbero state sospese per 30 giorni, perchè hanno osato fare intervenire alle loro trasmissioni anche qualcuno dei cosiddetti No vax. Avete capito bene in che Paese siamo? Ed inoltre non si capisce perchè la trasmissione tv di Mario Giordano, “Fuori dal coro” debba essere l’unica in Italia ad aver sollevato il problema delle case private occupate abusivamente oltre che quelle popolari. Ora sarebbe il caso che il Governo si rifacesse sul problema prendendo le idee, ad esempio, dagli Usa e dalla Germania. Il fatto delle occupazioni od anche di chi rimane in una casa affittata senza pagare più il canone da anni, e con sentenze della magistratura sembrano non servire a nulla. E tutto rimane come prima. E forse anche per aver sollevato il problema delle occupazioni abusive che Giordano è stato messo in frigorifero?

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