Corsa al Campidoglio già finita. Raggi campione
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Corsa al Campidoglio, una sola donna al comando: Virginia Raggi. Dai contatti mensili del nostro giornale (oltre 800.000) emerge che la Raggi è destinata a vincere a mani basse senza ballottaggio, salvo inciuci, accordi sotterranei e brogli dell’ultima ora, I recenti sondaggi ufficiali (effettuati su un campione di qualche migliaia di persone, e non si sa se di parte), vedono sempre la Raggi in testa, ma con margini più esigui sugli inseguitori. Noi che viaggiamo alla luce del sole, dai consensi e dalle intenzioni di voto che vagliamo ora per ora, non abbiamo alcun problema ad affermare che Virginia Raggi sarà il nuovo sindaco di Roma, “asfaltando” il Marchini del Grillo, la spremuta di Meloni, e gli inciuci del Pd.
Nel programma Virginia Raggi (M5S) per Roma, tra le tante novità spicca la richiesta di pagamento dell’Imu sugli immobili del Vaticano (circa 400 milioni di euro), il recupero di altri 200 milioni dovuti al censimento degli immobili del Comune. Infine, lotta dura alla burocrazia, all’assenteismo dei dipendenti comunali (oltre 50.000) su cui sembra giunto il momento di dare una bella sforbiciata, la concessione di nuove licenze edilizie ma col contagocce, e un ampio piano di ristrutturazioni. Gli italiani, ma anche i romani ormai, sembrano desti e pronti ad uscire dal letargo di lunghe decadi intrise di misfatti, corruzione e mafia. Così, saltare oltre i tormentoni di politici vetusti e il dolce far nulla, è la carta vincente. La Raggi, nella sua trasparente e gustosa ricetta ha già posto gli ingredienti per recuperare il maltolto (600 miliardi), il mostruoso buco di disavanzo accumulato dalle amministrazioni precedenti, che tra incompetenze e faccendieri ammonta a diversi miliardi. Dulcis in fundo una stoccata a Santa Romana Chiesa, che con immobili adibiti ad uso commerciale se ne fotte di pagare le tasse, mentre nelle chiese è tutto un fiorire di evasione, dai battesimi ai funerali. Ricevute, no grazie. E l’italiota non smette di sovvenzionare. Benvenuta Virginia.