Monti in auto blu con Renzi; losche manovre in corso
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Monti, Renzi, Lorenzin: losche manovre. Mario Monti è stato avvistato Giovedì 5 Maggio, attorno alle ore 20, nei pressi di Piazza del Popolo a Roma, seduto fianco a fianco con Renzi nell’auto blu, con tanto di faraonica scorta, subito dopo il vertice con Merkel, Schulz e Juncker. L’ex Presidente del Consiglio, il più odiato dagli italiani per la sua politica forcaiola, cosa faceva abbracciato a Renzi? Trame sulle prossime elezioni politiche, profumo di massoneria? Oppure lo scolaro aveva bisogno di essere illuminato?
Nel frattempo, il ministro Beatrice Lorenzin, non ancora soddisfatta di massacrare a colpi di tagli la sanità, si è inspiegabilmente recata alla presentazione della lista civica Roma Popolare, che sostiene Marchini. Altro inciucio in vista. E dietro a questa sotterranea partita a scacchi, chi si cela? I soliti poteri forti? E chi sono? Matteo Renzi è l’unico Presidente del Consiglio assieme al varesino Monti, che sfacciatamente ha elargito concessioni di ogni genere alle banche, assicurandosi la nomina a benemerito delle lobbies multinazionali. Intanto, ha già inaugurato la campagna elettorale per le prossime politiche, cosciente che a Roma perderà. Così ha iniziato a sponsorizzare l’abolizione del bollo auto a partire dal prossimo anno. Sta anche valutando una flessione delle pensioni, ma solo per un periodo di tre anni e limitata alla tipologia di età. Di contro c’è l’ipotesi di nuove accise sui carburanti (oggi pesano per circa il 70% sul prezzo al consumo), mentre già da una settimana, ed alla chetichella, il costo delle sigarette estere è aumentato tra i 10 e i 20 centesimi. Recuperare il mancato introito di 6,1 miliardi di euro per l’abolizione del bollo auto, impone altri sacrifici per le tasche degli italiani; in fondo si tratta solo di un travaso, Difatti, l’aumento stimato dell’accisa sui carburanti sarebbe di 0,16 centesimo a litro, su cui naturalmente si andrebbe ad aggiungere il maggior introito per l’Iva. Secondo la CGIA di Mestre una tale scelta rischia di penalizzare chi utilizza l’auto per ragioni professionali, perché percorrendo molti chilometri, ed esaurito l’ammortamento del bollo, si avranno costi molto più elevati.