Si muore di banca con la medicina Renzi
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Si muore, ci si suicida, sotto la solerte guida del banchiere Renzi. Grazie ai numerosi interventi di governo, le banche hanno ora, strada spianata al recupero celere dei crediti, e a maggiori utili. A farne le spese sempre più cittadini. Anche il Presidente della Confesercenti, Massimo Vivoli, scende in campo, lancia in resta: “Le aggregazioni non aumentano l’efficienza, mentre occorre, invece, un nuovo sistema valutativo e più attenzione ai Confidi che affiancano banche ed imprese sul territorio”.
Il ministro Padoan in una sua intervista, ha dichiarato che esistono troppe banche, e quindi, la necessità di nuove aggregazioni. Ricorda inoltre ciò che il Governo ha fatto, e sta facendo per realizzare riforme strutturali. Ma la realtà è che le aggregazioni non sono la panacea, come sottolineano autorevoli studi, ma costi ridotti, senza aumento di ricavi. E’ quanto afferma il presidente della Confesercenti, Massimo Vivoli, presidente anche di Italia Comfidi, uno dei più grandi consorzi di garanzia a livello nazionale.
“Spesso, attraverso le aggregazione tra istituti di credito si mettono insieme debolezze. In un tessuto imprenditoriale composto per il 98% da imprese con meno di 20 addetti – sottolinea Vivoli – c’è bisogno di banche che stiano sul territorio. Ma soprattutto, c’è bisogno di cambiare il sistema valutativo delle banche, inserendo un rating valutativo per comprendere la reale situazione delle imprese. Questo ridurrebbe il problema delle perdite e delle sofferenze” “Al ministro Padoan – aggiunge il presidente di Confesercenti – vorrei ricordare che il credito alle imprese con meno di 20 addetti rappresenta il 19,8 per cento del totale di finanziamenti concessi. Un dato che rappresenta un fallimento per le banche, ma un successo per i confidi, che hanno svolto un ruolo importante per il raggiungimento di questo risultato. Eppure, il ministro, nelle sue affermazioni non fa riferimento diretto ai consorzi ed al fatto che nel Fondo Atlante non c’è alcun riferimento a queste strutture così importanti per la concessione di finanziamenti alle imprese, soprattutto di piccolissime e piccole dimensioni. Abbiamo chiesto che fosse inserita nel Fondo Atlante una sezione dedicata ai confidi, ma non abbiamo avuto risposte. Per questo – conclude Vivoli – in un momento di cosi grande difficoltà per il sistema bancario, ribadiamo la nostra richiesta di maggiore attenzione ai consorzi fidi che sul territorio rappresentano uno strumento fondamentale di supporto alle imprese ed alle stesse banche”
Intanto le banche con l’ultimo decreto Renzi, sono già autorizzate ad espropriare, mettere all’asta, e vendere le case dei debitori insolventi in tempi strettissimi. Così dalle rate dei mutui non pagate, si passa tout court all’esproprio, senza procedura di pignoramento e intermediazione giudiziaria.