Beppe Grillo: O Roma o morte! Poi Governo
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Beppe Grillo vuole Roma, e suona la carica pentastellata. E va giù duro, come sua consuetudine, a spada sguainata: “La battaglia è all’ultimo sangue, ce la giocheremo tutta”. Ma il garante M5S oltrepassa con lo guardo l’orizzonte, fino alle politiche, e tuona: “O in un anno gli italiani decidono di darci una possibilità, o ce ne andiamo a casa”. Parole che scuotono dalle fondamenta i suoi prodi e il belpaese affranto da tutto. E poi rincalza la dose: ”C’è un pericolo, se andiamo a casa noi, come in tutta Europa, arrivano le destre, quelle forti. Noi abbiamo arginato Forza Nuova, Casapound, ma in tutto il continente si sta riformando il nazismo”.
Ed a proposito di possibilità di azione da caterpillar, segnaliamo una missiva tra le migliaia giunte in redazione di una signora a firma Camilla, chiarificatrice sulla nascita dei 5Stelle. “Il movimento non è un partito e non è imperituro. È fatto unicamente per distruggere un sistema marcio, perciò è trasversale. Dopo di che si scioglierà e tornerà una sana dialettica politica (dx/sx?). Grillo è il garante della prima fase, l’unico in grado di attraversare con la barra dritta la tempesta che il sistema, duro a morire, ci scatena, l’unico che non si farà mai fagocitare perché senza poltrona, senza immunità, senza privilegi. Perciò è l’unico di cui fidarsi in questa fase. Abbiamo visto come il potere corrompa ed inglobi, come crei dipendenza e attaccamento anche nei migliori (devo dire che molte vicende dei “nostri” sembrano riportarci alla mente la grande lezione del Macbeth!). Grillo è il garante, garantito dal suo essere esterno ai ruoli istituzionali (sindaci compresi). Ora non è importante quando, quanto COME arrivare al governo: senza compromessi nè real politik, con coerenza e durezza, se necessario, ribadendo la nostra diversità culturale dagli altri. Da qui la nostra portata rivoluzionaria: solo se ci teniamo su questa via, quella della diversità, questo sistema è destinato ad implodere. Nella seconda fase, quella construens di governo, se ne riparlerà. Ma appunto, lì il movimento stesso dovrà cambiare avendo concluso la sua mission. Parlare, come fa Pizzarotti nel corpo centrale del suo ultimo (preoccupante) post di “movimento maturo, responsabile “(attenzione alle parole: ciò implica un tempo in cui il movimento sarebbe stato”irresponsabile”!) e di “nuova classe dirigente” (SIC) è l’esatto contrario dello spirito del m5s, è il tentativo di trasformare il movimento in PARTITO. Tanto per ricordare: nessuno è insostituibile, niente personalismi, contano le idee, e “la classe dirigente” non esiste; esistono cittadini in pubblico servizio di passaggio PER SOLI DUE MANDATI..Forse qui qualcuno se l’è dimenticato, questo fondamentale! Intanto, grazie Beppe Grillo!!!
Grillo imperterrito: “Se un parlamentare che hai votato non segue il programma è automaticamente espulso”. Intanto, Virginia Raggi, candidato sindaco a Roma per il M5S, in una intervista rilasciata al blog dell’Espresso, ha dichiarato che se da sindaco venisse indagata, e Beppe Grillo garante del Movimento le chiedesse di dimettersi, lei lo farebbe”. E fin qui si rientrerebbe nelle regole. Ma attenti ai giudici, aggiungiamo noi, perché potrebbe accadere che un avviso di garanzia diventi trappola. Raggi ha anche sottolineato che “ renderebbe conto del suo operato e delle nomine allo staff coordinato dai garanti del Movimento” Frase che ha provocato le polemiche dell’opposizione. E già, perché a loro chi li controlla?