Spazzatura, proclami, e la bacchetta magica di Virginia Raggi

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00-discarica-1Spazzatura capitale. Il proclama dell’assessora all’ambiente, Paola Muraro, di far ripulire le strade di Roma entro 5 giorni si è rivelato più di un azzardo. Spazzatura non biodegradabile, cassonetti stra­pieni, strade discariche, topi, cinghiali, e gabbiani ras della città. Verba volant, scripta manent. Roma non ha bisogno di editti, ma di operatività. Nessuno ha la bacchetta magica, si sa, per cui meglio abiurare gli annunci. L’assessora ha più volte criticato aspramente il presidente Ama uscente, Daniele Fortini. Egli così, di tutto punto, le ha consegnato un documento top secret, redatto su richiesta della stessa, dichiarato però esser solo una bozza. Il testo lo redigerà dopo il 4 di Agosto, quando si dimetterà da Ama? No lo doveva già avere. La sindaca Raggi ha dato man forte alla Muraro, asserendo che il rovo spazzatura debordante, è retaggio delle Giunte prece­denti, e che occorrerà un minimo di tempo per far pulizia. E siamo d’accordo.

Sul fronte trasporti, invece non esiste nemmeno una bozza di pro­gramma. Rimane il grave episodio di martedì 27 Luglio, quando uno sciopero della Ugl ha paralizzato la circolazione metro e bus. La Meleo ha convocato il dg di Atac, Marco Rettighieri per chiedere lumi, il quale di tutta risposta ha invocato nuove regole sugli sciope­ri.

Per mitigare il traffico suggeriamo all’assessora alcuni punti che do­vrebbero essere riqualificati, per ridare agilità di spostamento agli esausti e sfiduciati cittadini: sui grandi marciapiedi, di cui Roma è piena, togliere le strisce orizzontali, addentrarsi per mezzo metro con le strisce blu, e si raddoppiano i parcheggi; abolire le strisce bianche, affatto di scambio come dovrebbero essere; stabilire orari di carico e scarico delle merci, dalla mezzanotte alle 7 di mattina; per chi sosta in seconda fila, ritiro della patente per due mesi; to­gliere le bancarelle in prossimità degli incroci, tolgono visibilità, e di­sporle solo nelle piazze; multare chi attraversa fuori dai semafori o dalle strisce; ridipingere le strisce pedonali ogni sei mesi; creare strade a scorrimento veloce, esempio da piazza Risorgimento a piazza del Popolo; ripristinare l’uso dei carri attrezzi; controllo sull’operato dei vigili urbani in strada. Ci fermiamo qui al momento.

Sul ramo edilizia, la neo sindaca ha ribadito il suo no alla candidatu­ra olimpica, tenendo a freno l’esuberanza dei palazzinari, che di contro dovrebbero affaccendarsi più sulle ristrutturazioni che ad eri­gere nuove costruzioni, eccezion fatta per case popolari ed ospeda­li. Anche sul nuovo stadio della Roma sussistono seri dubbi e molti interrogativi. Perché un conto è lo stadio, ed altro ciò che dovrebbe ruotarvi intorno, palazzi e negozi, ed addio al verde. Comunque, programmi a parte, in Campidoglio, almeno, già si respira aria già di maggiore trasparenza e voglia di fare. Il presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito, ha tagliato le 5 auto blu a sua disposi­zione, oltre quelle dei capigruppo, ed ha deliberato la cancellazione dei permessi Ztl per i 48 consiglieri comunali, costo 2.040 l’uno. A disposizione solo tessera Metrebus gratis

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