M5S : la serpe dei poteri forti inietta il suo veleno letale

Chi pensava che i poteri forti (Big-Pharma, le 7 sorelle del petrolio, massonerie varie, finanza, banche e politica) mettessero giù il capo per non assistere alla vittoria del M5S alle politiche, si è sbagliato di grosso.

di Roberto Casalena

E come in una guerra le cannonate sono partite da lontano,e poi, man mano, a ridosso delle elezioni,i colpi si sono ravvicinati, distruttivi.
Per capire il gioco dei poteri forti occorre fare un passo indietro.
Tutto ha inizio dal Pd, che presentò per Roma e Torino candidati non idonei, e non a caso. Si voleva che vincesse il M5S. E così è stato. A Roma la Raggi ha trionfato. La mossa era studiata a tavolino, proprio per poter bruciare nel prosieguo la sindaca eletta.
Non era facile per nessuno mettere mano alle scorribande degli anni trascorsi, di chi ha governato ( si fa per dire ) la capitale.

Prima c’erano appalti incontrollati, ad iniziare dalla spazzature, per finire alle strade, dove ora ci si potrebbe giocare a biliardo per le buche che ci sono. Ma la colpa non è della Raggi. E’ l’eredità riceviuta, che non si può provvedere solo con un anno di governo alle spalle. E questo i politicanti “volpe” lo sapevano.

E poi, tutto il resto. Trasporti fatiscenti, metropolitana da terzo mondo, strade sporche, con topi e cinghiali che se la godono, per finire ai neri piazzati innanzi ad ogni vetrina ( ristoranti, caffetterie, banche, supermercati , ed anche in strada dove ti inseguono, chiedendo un soldino). Per non parlare di violenze e stupri. Ma come, vivono mantenuti da noi nelle cooperative, si lamentano per il cibo non buono, hanno , comunque, un tetto, e piangono miseria, vogliono più soldini. Per farci che? Per pagarsi i cellulari , che ognuno possiede?
Inoltre, la Sanità funziona a macchia di leopardo. Poche eccellenze, il resto terra di nessuno.
Poi, c’è il problema delle case comunali mai risolto, ed anche qui i neri la fanno da padroni sugli italiani , che invece sono costretti a vivere in strada o sotto i ponti.

Ora, dunque, sono iniziate le cannonate ravvicinate e mitragliate, sparate ad alzo zero. La vecchia politica non vuole lasciare gli scranni ad altri. E come in una guerra, si spara per uccidere.

E così, sinistra e destra hanno iniziato a tirar fuori la non purezza del M5S. Parlamentari, sia in Italia che in Europa, pizzicati con le mani nella marmellata. I furbetti di turno.

Da una parte, i parlamentari pentastellati si tagliano gli stipendi ( ma non tutti ), e dall’altro si riappropriano con rimborsi vari, super valutati, che superano di gran lunga gli stipendi.

Il gioco è fatto, e la pallina ora gira impazzita nella roulette russa.
Intanto Di Battista, è uscito dalla mischia, in tempi meno sospetti ( forse di qualcosa era a conoscenza) ,mentre Grillo, da parte sua ha già gettato la spugna, anche lui in tempi meno sospetti.
Conclusione? Il purinatesimo del M5S ne esce con le ossa rotte,mentre Roma rimane nelle sabbie mobili del concime di topi, cinghiali, gabbiani e storni.
Non certo un bel vedere, mentre sinistra e destra esultano, soprattutto Salvini, che spera che la Lega diventi il vero traino del centro destra, e lui prossimo Presidente del Consiglio.

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