La malasanità di Lorenzin e Zingaretti. Al Gemelli di Roma una stanza a 5.000 euro per 3 giorni

La malasanità di Lorenzin e Zingaretti non ha limiti. Al Gemelli di Roma una stanza a 5.000 euro per 3 giorni.

di Roberto Casalena

Giungi al policlinico Gemelli di Roma con la Croce Rossa, respiri appena, hai bisogno urgente di ossigeno, oltre che poter capire perché i polmoni non riescono a pompare aria. Ti sottopongono a controlli di vario genere, e risulta che hai acqua nella pletora. Necessitano ulteriori accertamenti, ma posti letti liberi non ve ne sono, il primo dopo 3 giorni, per cui o si resta su un lettino in corridoio, o se hai i soldi vieni ricoverato in una stanza a pagamento. Costo? Semplicemente 5.000 euro per tre giorni.
Stanze libere per i Vip ve ne sono, per cui se non vuoi essere lasciato come un sacco della spazzatura su di una lettiga, basta mettere mano al portafoglio, e d’incanto la porta di una stanza si apre. Non li hai? Resta pure in corridoio. In fondo sei solo un numero.

Però, se in ospedale dovesse andarci la Lorenzin o Zingaretti ( rei dei tagli scriteriato alla Sanità, posti letto compresi) , un posto in stanza singola lo si trova subito, forse, senza neanche pagare. Perché? Misteri dei miracoli sanitari in Terra?

D’altronde, non c’è da scandalizzarsi. Ci sono ancora migliaia di medici precari negli ospedali, medici cavia, ed anche sottopagati.
E per restare nel tema della mala sanità, facciamo un altro esempio, se il primo non fosse sufficiente.Per un intervento al polmone, in ospedale occorrono dai 6 ai 12 mesi di attesa, e se hai un cancro da asportare non puoi attendere tanto tempo. Per cui la soluzione c’é. La propone un primario che candidamente dice :”Cara signora la posso operare tra tre giorni, se viene nella clinica dove opero. Costo 20.000 euro”. Della serie, se hai soldi, forse sopravvivi, altrimenti, un altro numero cancellato sulla lavagna.

D’altronde, in mancanza di ospedali, e con paghe da 4 soldi, dopo una vita spesa per cercare di guarire le persone, che c’è da aspettarsi, quando , invece, un bravo calciatore guadagna fior di milioni all’anno?
Ed allora eccola la malasanità. Quattro interventi al mese in clinica rendono circa 80 mila euro , mentre negli ospedali lo stipendio per un bravo chirurgo tocca i 6 mila euro.

Dunque, se capiti in ospedale con il portafoglio vuoto, sei solo un numero.
Ed anche nella ricerca la musica non cambia. Non hai i soldi ma vali? All’estero. Un bel Paese, non c’è che dire, fatto a misura di pallone, per deviare le menti dalle problematiche della sopravvivenza.
Alla faccia anche del Vaticano, che possiede , tra oro e beni immobili e terreni ( chiese escluse) un patrimonio di oltre 4.000 miliardi di euro, contro un debito dello Stato italiano di 2.300 miliardi.

Ed ogni anno ritorna il Carnevale , a coprire i misfatti di governi intenti solo a mangiarsi i soldi degli italiani, senza nulla fare.
Il gioco delle tre carte: Lorenzin, Zingaretti, e la morte. Chi vince? La morte.

Ecco, dunque, perché il M5S è risultato primo alle elezioni , perché almeno nelle intenzioni risulterebbe essere vicino alla gente, agli ultimi, cioè ai malati, ai disoccupati, ai pensionati della miseria, ecc, e non di certo ai magnoni che si sono arricchiti sulla pelle della povera gente.
Certo è che la lotta sarà dura, anche perché nessuno vuol perdere la poltrona incollata al sedere.

E sarebbe il caso, che se il M5S dovesse andare al governo, ma ho i miei dubbi ( leggere altro articolo sulla questione), che si aprisse da subito anche un call center nazionale dove poter denunciare gli episodi di malasanità.
Oppure è meglio tenere in vita quelli privati, dei vari gestori telefonici o di elettricità, che quotidianamente rompono le scatole con le loro offerte farlocche?

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