Le verità nascoste dei governi Renzi e Conte bis sui bonus “taroccati”

Di Roberto Casalena

L’alta burocrazia demenziale del Governo Renzi e Conte bis non ha termini di riferimento.

Esecutivi che hanno sempre annunciato di voler sburocratizzare la macchina pubblica, quando, invece, sono loro i primi artefici di un artefatto fannullone, fine a se stesso.

E per il momento ci soffermiamo solo su alcuni bonus lanciati dai due governi dei due sopra.

Partiamo dal bonus casa per le ristrutturazioni voluto da Renzi, dove l’importo fino ad una certa soglia e con il limite del 50% della spesa viene rimborsato frazionato in dieci anni. Ad esempio, se si sono spesi 50mila euro lo Stato ne rimborserà 2milacinquecento euro annui nel decennio.

Ma il credito può anche essere ceduto ad una banca che però tratterrà l’80% dell’importo erogando subito il 50% della spesa effettuata.

Ma se nel frattempo, chi ha ristrutturato decede, i rimborsi passeranno agli eredi? Non si sa.

Poi c’è l’altra “sola” sempre voluta da Renzi, cioè il prestito vitalizio per gli anziani, che tra l’altro è riconosciuto ed applicato solo da tre banche (Intesa-Sanpaolo, Unicredit e MPS), e gli interessi da pagare sono elevati, a cui vanno aggiunti quelli dovuti all’anatocismo (gli interessi sugli interessi) nonostante la garanzia dell’immobile. Ma ci sono anche altre distorsioni perchè per ottenere il prestito è necessario anche il placet di moglie e figli, mentre se si vende direttamente l’immobile non c’è bisogno di nessuna autorizzazione. Un governo “Fracchia” avrebbe fatto meglio. Poi, a chiudere in bellezza sui bonus truffaldini ci ha pensato il Conte bis. Infatti la normativa sulle ristrutturazioni di abitazioni private e condomini, con rimborso del 110% in dieci anni non è applicabile in tutti i casi di ristrutturazioni per coibentazione.

Il rimborso, infatti è dovuto solo per i condomini e per le case private che abbiano un ingresso unico, il che esclude la maggioranza degli immobili privati.

Si potrebbe andare avanti nel tradurre le norme varate con il burocratese, ma riteniamo, almeno per il momento, che i casi citati siano più che esaustivi su come ha governato il Pd, prima e poi con il M5s inesperti su tutto, ma esperti solo nel mantenere le ricche poltrone su cui siedono.

Ed il popolo “coglione” ? Della serie giù la testa.

Intanto, sia Conte che Di Maio sono sempre più impegnati nel chiacchiericcio: “ Stiamo lavorando sulle risorse e sui vari progetti per far decollare i finanziamenti europei (210mld di cui circa 80mld a fondo perduto) che dovrebbero esserci concessi ma con l’approvazione europea dei singoli progetti”. Insomma, tutto rimandato , come al solito.

Altro che Pinocchio, quanto a bugie, mentre ancora troppi italiani credono che piantando una moneta d’oro, ne crescerà una pianta.

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