Rotto dalla Magistratura il primo accerchiamento ai fratelli Panzironi

Il decreto di archiviazione emanato dal Tribunale di Roma rasserena anche centinaia di migliaia di persone per aver acquistato in modo corretto gli integratori alimentari posti in vendita dai fratelli Panzironi

di Alberto Zei

Con il decreto di archiviazione il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Maria Paola Tomaselli  ha motivato le ragioni che sottendono la decisione di scagionare i fratelli Panzironi dall’accusa di truffa per aver messo in commercio alcuni tipi di integratori alimentari di propria produzione non rispondenti alle indicazioni dei loro contenuti.

Molti ricorderanno quanta ostilità è stata opposta dalle varie Istituzioni professionali al giornalista Adriano Panzironi non soltanto mediche del nostro Paese. Ma anziché incontrarsi per un confronto tecnico in TV che avrebbe chiarito le rispettive ragioni davanti all’opinione pubblica,l’Ordine dei Medici ha preferito incontrare Panzironi in Tribunale, depositando alla Magistratura una denuncia penale per truffa.

Quest’atto che l’Ordine avrebbe presentato a tutela dei cittadini a fronte di obiettive ragioni mediche pericolose alla salute, è invece risultato improntato a ragioni piuttosto emotive tanto da ritenersi tuffato ossia,danneggiato dal malizioso raggiro che Panzironi avrebbe fatto, vendendo integratori alimentari diversi da quelli pubblicizzati e indicati nelle etichette dei contenitori.

Così all’ inizio

Come ormai a quasi tutti è noto, Adriano Panzironi e suo fratello Roberto hanno ideato una dieta molto differente da quella mediterranea, basata per quanto possibile,su alimenti diversi dagli zuccheri e dai carboidrati (farine diverse) e su integratori alimentari di vario genere:perlopiù spezie e vitamine, che loro stessi hanno deciso di far riprodurre industrialmente, ponendole in vendita.

Questo fatto ha scatenato i rappresentanti delle categorie delle associazioni contrarie, dai biologi ai consumatori, dai medici agli industriali con più o meno accanimento ma sicuramente tutti contro questa innovazione.

Personaggi e mosche cocchiere

Tra i più accesi oppositori di questo metodo troviamo alcuni personaggi diversamente noti,tra cui, opinionisti anche estranei alla materia ma in prima linea per avversione viscerale, a contrastare con le loro interpretazioni le scoperte della medicina reperibili nella letteratura medica di tutto il mondo, a cui Adriano Panzironi si riferiva con dovizia di particolari.

I fratelli Adriano e Roberto Panzironi sono stati denunciati alla Magistratura dall’Ordine dei Medici per imputazioni di reato tra cui quello di truffa. I due fratelli avrebbero ingannato i consumatori vendendo dei prodotti diversi da quelli illustrati in TV,inducendoli quindi in errore, a scopo di profitto.

La Magistratura con la attuale archiviazione definitiva della denuncia ha chiaramente sconfessato coloro che ritenevano che i due fratelli fossero dei truffatori; infatti questi non hanno mai posto in vendita nulla che fosse diverso da ciò che Adriano stesso descriveva con particolari molto approfonditi nelle sue trasmissioni televisive; trasmissioni peraltro vietate dalle Autorità che hanno potuto farlo, relegando il giornalista ad una sola emittente televisiva con una condizione per lui non certo edificante.Infatti, in questa trasmissione TV doveva essere ripetuto con grande evidenza più volte a chiare lettere sullo schermo del televisore e in modo certamente mortificante, una didascalia dubitativa di ciò che lo stesso Panzironi trattava.

Quali motivazioni

La Magistratura come si diceva, ha archiviato la denuncia, ritenuta mancante degli elementi costitutivi del reato di truffa in quanto non vi sono stati né artifici né raggiri. Non risulta infatti alcuna forma di inganno né di ingiusto profitto che i Panzironi avrebbero ottenuto a danno altrui. I prodotti venduti, ossia gli integratori alimentari, risultano conformi a quanto indicato sulle etichette tanto più che nessun consumatore si è ritenuto truffato. La denuncia si è rivelata carente di motivazione perché l’Ordine dei Medici non aveva titolo di avviare il procedimento per truffa in quanto non avendo acquistato i prodotti contestati, non poteva ritenersi truffato.

Fino adesso non vi è stato neppure un caso in cui Panzironi,invitato a trasmissioni televisive dalle più accreditate emittenti TV per spiegare la dieta che lui proponeva e i buoni risultati ottenuti da coloro che seguivano i suoi consigli alimentari, soprattutto su cosa non mangiare, non sia stato letteralmente accerchiato da avversari interessati più alla battuta offensiva che alla realtà dei fatti.

Ad una di queste trasmissioni partecipavano anche biologi e medici tra i quali uno di questi quando parlava metteva le mani a megafono davanti alla bocca urlando e ripetendo nei suoi confronti nel corso della trasmissione le stesse offese.

Si è trattato di una decisione della Magistratura favorevole un po’ per tutti quanti.

In primo luogo infatti, avere la conferma che non si trattava di una truffa nei confronti dei consumatori è sicuramente una buona notizia per la collettività in generale.

Ma la decisione è stata sicuramente favorevole anche a centinaia di migliaia di cittadini che hanno acquistato e utilizzato integratori nutrizionali posti in commercio da Panzironi, in quanto ora possono essere tranquilli; tranquilli di aver utilizzato esattamente gli integratori alimentari per il preciso uso per il quale erano stati posti in commercio.

Valutazioni e interessi differenti

La archiviazione della denuncia non è di poco conto se si valuta da una parte, il trattamento che i denuncianti hanno riservato ai fratelli Panzironi e dall’altra, la impunità di fatto, di cui invece si avvalgono coloro che mettono in circolazione on-line, pseudo farmaci per ogni uso, che in pochi giorni risolverebbero ogni disfunzione, che rimuoverebbero il colesterolo dalle arterie, che farebbero riacquistare l’udito, che farebbero miracoli alla vista e così via dicendo.

Adriano e Roberto Panzironi sono stati scagionati dalla truffa, odioso reato che denota il dolo e la malizia, che evidentemente non avevano.

Non sono pochi coloro che gli avevano ingiustamente cucito addosso questo “reato” in special modo ad Adriano. Ma come molto spesso avviene quando si perde la partita, è difficile uscire come si è iniziato.

Adriano questo lo aveva preannunciato nei tempi peggiori quando coloro che lo accusavano ritenevano di aver già guadagnato gli effetti della vittoria. C’è però una massima che cuce bene l’ abito su misura a certi personaggi. “Quando il guadagno non c’è, la remissione è certa “.

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