Milioni di mascherine”truffa” distribuite in Veneto. Inutilizzabili perché non proteggono Dal bunga bunga al magna magna, nulla è cambiato. Per votare occorrerebbe la patente

Di Roberto Casalena

Milioni di mascherine”truffa” distribuite in Veneto. La dimostrazione dell’accaduto l’ha fatta un farmacista.

Ha posto una delle mascherine inviate dalla regione sul viso, ha acceso davanti un accendino ed ha soffiato. La fiamma si è spenta, il che vuol dire che l’aria passava e con essa gli eventuali virus. Invendibile.

Poi ha ripetuto l’esperimento con altre mascherine, e la fiamma non si è spenta. E ci si chiede, quanto è costata alla Regione ed ai clienti delle farmacie questa “truffa”?

Quindi è consigliabile, una volta acquistata una mascherina protettiva di fare questo esperimento, altrimenti, riportatela indietro al venditore.

E c’é da chiedersi anche quante di queste protezioni siano circolate prima, cioè non protettive contro gli altri, e che danni possano aver procurato all’espandersi del virus.

E se questo tipo di mascherine fossero state date negli ospedali o medici di base, spiegherebbero gli alti contagi ancora in atto in Italia.

E’ bene ricordare, comunque, che le mascherine proteggono gli altri, perché non permettono la fuoriuscita del virus, ma non chi le indossa, contro terzi.

Infatti, nel primo periodo della circolazione del virus, soprattutto al Nord,sono stati contagiati anche medici ed infermieri, e ciò stato dovuto al fatto che le protezioni in dotazione erano fasulle, oltre al fatto che non vi erano quelle protettive plastificate con il casco. E quando queste hanno iniziato ad essere distribuite, era già troppo tardi.

Di chi la colpa? Sicuramente del governo, delle Regioni e dei vari saggi- scienziati che dovevano sapere a cosa si andava incontro senza tali protezioni.

Conclusione: governo incapace di non aver programmato un bel nulla dopo i contagi eclatanti avvenuti in Cina, oltre che responsabilità collaterali di regioni e comuni.

Ed allora ci si chiede, cosa ci stanno a fare tanti finti eletti con lauti stipendi a riscaldare comode poltrone? Per provocare solo disastri?

Dal bunga bunga al magna magna il passo è corto, ma almeno le donnine allegre non disturbavano alcuno, tranne i perbenisti finti cattolici.

La soluzione? Va bene la riduzione dei parlamentari ( meno ce ne sono e meglio è),in attesa del referendum confermativo, ma contemporaneamente necessita anche una nuova legge elettorale in cui i candidati possano essere eletti per merito, e non nell’ammucchiata di lista.

Ed infine sarebbe anche il caso che si dia una patente per andare a votare.

Infatti, per portare l’auto occorre la patente, come anche per andare a caccia o portare una barca od andare a pesca, ecc.

Ed invece, per votare qualsiasi imbecille è autorizzato.

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