Il ritorno di Letta, l’ esule offeso richiamato come l’ uomo del destino per il PD crocefisso in un alleanza assurda e distruttiva prima che fosse troppo tardi

di Franco Mattioli

Quando l’ esausto Zingaretti, avendo compito ogni sforzo per mantenere un unione di governo assurda come quella del fuoco con l’ acqua, ormai subalterno a Conte e ai pentastellati decise di tornare a a fare soltanto quello che mediocremente sapeva fare, ossia il governatore del Lazio. I Dem preoccupati decisero con il placet della sentinella della costituzione, della giustizia ( si fa per dire) il re delle commemorazioni di richiamare o meglio ripescare Letta, esule in terra d’ oltralpe dopo la defenestrazione attuata da Renzi di cui tutti conosciamo la storia. Ebbene il genio o genietto incompreso, i cui meriti erano stati ignorati,  avendo finalmente ottenuto il tardivo riconoscimento della propria importanza ricompariva alla ribalta della politica con un atteggiamento da condottiero preposto alla risoluzione di problemi che forse soltanto Gesù Cristo o il diavolo, sicuramente imparagonabili a lui, avrebbero potuto ottenere. Ebbene il nostro in mezzo ad una pandemia gravissima, ad una campagna vaccinale che non decollava, un economia in ginocchio ed un altra pleiade di guai si presentava chiedendo lo Ius soli per migranti economici, e la patrimoniale per i risparmiatori, naturalmente omettendo le multinazionali, e gli amici ricchi del partito democratico più protettivo per patrimoni poco tassati di  Amazon e a Benetton che alle liquidazione dei pensionati depositata con redditi fa fame in titoli di stato ed obbligazioni. Disturbando in qualche modo l’ intervento del vero uomo del destino nominato ed indicato dall’ Europa, benedetto dal custode della democrazia (dem)e della costituzione Mattarella, ovvero Mario Draghi la soluzione possibile ai banchi a rotelle, alle liti e le follie di un governo morente. Non soddisfatto da queste richieste sorprendenti, discutibilissime ed intempestive data la situazione aggiunge la ciliegina sul dolce la campagna per l’ approvazione del DDL Zan. Pocherissimo! Il partito democratico è al massimo della popolarità ora può riguadagnare il suo perso politico mortificato da un alleanza incredibile in cui sino ad ora è stato gregario e quantomeno suddito. Ora si sta attuando la rivinicita su Renzi e su coloro che l’ avevano condotto all’ esilio non solo quella ra la strada giusta per recuperare ed ottenere una quantità di voti , al momento opportuno, per il reinsediamento del partito dei giusti, depositari della verità e meritevoli di governare perpetuamente. Certo che il nostro amico nel tentativo di procacciare voti ai Dem  darebbe il suffragio ai cannibali quanto ai capponi, ai dodicenni e a qualche animale più intelligente tipo cane da compagnia o cavallo da tempo libero. Un condottiero, un riformatore? Propone cose nuove? Purtroppo no, si tratta sempre delle stesse trite e ritrite, riproposte ottusamente in un momento sbagliato. Piaceranno alla signora dei progressisti madame Boldrini, forse se Grasso l’ incompreso, a Fratoianni , ai comitati che cercano il fascismo latente anche sui banchi del supermercato

A Roma si dice “ciao core”!  E la storia finisce qui.

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